mercoledì 11 luglio 2012

Futuro prossimo remoto

A volte mi chiedo quale sarà il futuro dell'informatica.

La mia generazione ha avuto la fortuna (per chi la considera tale) di veder nascere il computer come strumento personale e se ripenso al mio primo computer di 30 anni fa (uno ZX-Spectrum che, a memoria, mi era stato regalato quando avevo 11 anni) e faccio un paragone con le macchine attuali, le differenze sono tali da farli quasi sembrare due mondi separati... ma anche solo 20 anni fa, il mio primo Mac aveva un Hard Disk da 20MB, roba che adesso ci starebbero a malapena un paio di MP3 (sull'iPhone ne ho oltre 2000); restando in campo musicale, se quand'ero piccolo ascoltavo i 45 giri nel "mangiadischi", e ne avevo grossomodo una ventina, oggi i miei figli possono cercare su Youtube ogni canzone che vogliono ascoltare... loro un 45 giri non l'hanno mai visto, ma nemmeno una musicassetta: la loro "cultura" musicale parte dai CD... se ne avranno memoria quando saranno cresciuti...
Al di là di questo stralcio "nostalgico" (quasi d'obbligo visto il recente passaggio al club degli "-anta") e riallacciandomi al discorso di apertura, se le macchine di 30 anni fa sembrano quasi aliene, e quelle di 20 anni fa rappresentano un briciolo di potenza di quelle attuali, anche ripensando a periodi meno lontani, 10 anni fa non esistevano né iPhone né iPad, anche se andavano di moda i palmari (personalmente avevo, e in qualche cassetto ho ancora, un Handspring con PalmOS) che stavano cominciando a fondersi con i telefoni cellulari per dar vita ai primi smartphone; contestualmente iniziò il declino di Palm e la crescita Windows Mobile nelle sue varie forme... perlomeno fino all'arrivo di Android. Oggi, a 10 anni di distanza, quasi tutti hanno in tasca un telefono con schermo moltitouch a risoluzione elevata, una camera da qualche Megapixel (limitata nell'ottica, ma al pari di molte "compatte"), un navigatore GPS, una connessione ad internet ultraveloce, e svariati GB di memoria per applicazioni sia utili che futili, inclusi dei videogiochi che in certi casi poco hanno da invidiare a quelli delle console casalinghe.
Focalizzando il discorso sui computer, circa 10 anni fa compravo il mio primo portatile, un PowerBook G4 con schermo 12" da 1024x768, 1GB di memoria RAM, e 40GB di Hard Disk. Recentemente Apple ha presentato il MacBook Pro Retina, con schermo da 2880x1800, 8GB di RAM, 256GB di Hard Disk SSD e processore a 4 core. Se tanto mi da tanto, tra una decina d'anni la normalità sarà quella di processori a 16 core (ammesso che l'incremento di prestazioni passi ancora per questa via) 32GB di RAM (che, a dire il vero, alcuni usano già oggi) e 2 TB di Hard Disk SSD. Tra 20 o 30 anni non so nemmeno cosa aspettarmi: può essere che arrivi veramente l'era del post-PC (anche se non riesco ad immaginarmela negli uffici o tra chi, per esempio, utilizza i computer per progettazione) e può essere che il cloud prenda il sopravvento arrestando la corsa agli Hard Disk capienti (difficile prevedere gli sviluppi in tal senso, ma ci credo ancora poco... il cloud è utile in molte situazioni ma lo vedo in affiancamento, non in sostituzione completa dello storage locale).
Lasciando perdere i dettagli sui componenti che dovranno assicurare prestazioni sempre maggiori, e tralasciando certi ambiti professionali dove sarà difficile, se non impossibile, smuovere alcune modalità operative tradizionali (penso, per esempio, al CAD o alla programmazione) credo che, parlando delle grandi fette di mercato, la partita di giocherà principalmente in ambito consumer dove invece è relativamente più semplice sperimentare e introdurre nuove soluzioni (sarà per questo che Apple pare concentrarsi più in questa direzione?). Un piccolo esempio: nelle aziende, dove vince la tradizione del "se funziona non toccarlo", è ancora molto diffuso Windows XP, un sistema del 2001, e solo adesso che la vendita è completamente cessata, che Microsoft ha stabilito un termine per la cessazione del supporto, e l'hardware è corso troppo avanti per i limiti di un sistema concepito per l'informatica cu 10 anni fa, si inizia a migrare verso Seven (con qualche problema di compatibilità tra il mondo a 32 bit e quello a 64 bit). Nello stesso periodo di tempo, nel mondo consumer degli smartphone derivati dai palmari, si è passati dal predominio di PalmOS a quello di Microsoft, passando poi per Symbian, iOS, e Android... una flessibilità completamente differente, ampliamente giustificata dai difersi ambiti di diffusione.
Quello che è certo è che il mondo consumer si sta muovendo verso la mobilità e verso modalità operative semplificate: i computer portatili hanno superato i desktop, e ora i tablet stanno invadendo il mercato. Sebbene abbia sempre sostenuto la specializzazione e l'ottimizzazione di prodotti (anche recentemente ho scritto che "il computer deve fare il computer, e il tablet deve fare il tablet") può essere che la soluzione di Microsoft risulti vincente, con dispositivi ibridi che possono fare da tablet in mobilità e da "computer vero" al bisogno. Magari potrà essere così tra molti anni, passando attraverso qualche ulteriore versione del sistema operativo e il progressivo adattamento delle applicazioni... ma nel medio termine e, nello specifico, con Windows 8, questa possibilità mi pare ancora troppo remota... e non sono nemmeno sicuro che tentare di anticipare i tempi in questo modo (ammesso poi che l'evoluzione avvenga davvero in quella direzione) sia una buona idea per un'azienda come Microsoft che si trova nella situazione di dover assicurare ampia retro-compatibilità. Diverso sarebbe il caso di Apple che, operando in una nicchia (perlomeno finché si parla di computer), potrebbe permettersi una mossa azzardata che, al limite, causerebbe uno spostamento della nicchia... ma sto divagando...
Parlando di architetture hardware, visto il sempre crescente spostamento verso il mobile, e visto che la stessa Microsoft ha preparato una versione per ARM di Windows 8, può anche essere che l'architettura ARM soppianti in toto l'architettura x86, o la affianchi al 50% in una situazione in cui le due architetture (ricordiamo che la stessa Intel posside una licenza per la produzione di processori con architettura ARM) si spartiscono equamente il mercato; parallelamente potrebbe succedere che anche nel mondo dei computer (che ipoteticamente diventeranno sempre più simili ai tablet, perlomeno parlando del mondo consumer) il predominio di Microsoft vada scemando a tutto vantaggio di iOSX (ipotetica chimera nata dalla fusione di iOS con OSX) o di una ancora maggiore diffusione di Android (se il sistema di Google sopravviverà a sè stesso).
Volendo fare un'ultima postilla sull'hardware, assodata la convergenza verso gli schermi ad alte densità di pixel (di cui Apple é stata precursore), visto il costante spostamento verso il settore mobile, la vera sfida si consumerà sul campo del consumo energetico: se é vero che i consumi non potranno scendere oltre un certo limite, l'innovazione dovrà arrivare da un nuovo concetto di batteria o da metodi innovativi che ne consentano una ricarica continua e/o molto veloce... Chissà se se riparleremo, qui, tra una decina di anni...

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