mercoledì 10 agosto 2011

La rivoluzione silente

Non so quale sia il motivo per cui se ne parla così poco: forse il sospetto che si tratti di una bufala, forse un "complotto" di certe lobby, o forse solo un pizzico di scaramanzia.

Sto parlando della Fusione Nucleare Fredda, quell'alchimia che tanto ci aveva illuso nel lontano 1989, quando Pons e Fleischmann annunciarono di essere riusciti a fondere due atomi di deuterio utilizzando una cella contenente acqua pesante, corrente elettrica, e due elettrodi di platino (l'anodo) e palladio (il catodo). L'esperimento fu molto controverso, i due scienziati vennero ridocolizzati e la fusione fredda fu considerata una bufala. In realtà non c'era nessuna bufala, la fusione fredda avveniva (come dimostrato in certe circostanze), ma l'esperimento aveva tre grossi problemi: il primo era il basso rendimento, il secondo riguardava il costo dell'apparecchiatura (soprattutto nell'ipotesi di uno sfruttamento industriale) e il terzo, sicuramente il più importante, la totale incomprensione delle condizioni in cui avveniva il fenomeno, situazione che ne rendeva impossibile la riproducibilità... a volte (raramente) avveniva, altre (molto più spesso) no, e questa è una situazione inaccettabile sia per il mondo scientifico che per potenziali investitori.

Ora pare che due italiani (Rossi e Focardi) pur senza comprenderne a fondo i meccanismi, siano riusciti a realizzare una fusione fredda a rendimento più alto (si parla, per ora, di una dozzina di volte l'energia immessa), con materiali più economici (si utilizzano idrogeno e nickel), e perfettamente riproducibile: l'esperimento è già stato ripetuto moltissime volte, anche in presenza di scienziati di tutto il mondo, che pur mostrando entusiasmo non hanno ancora sciolto tutte le riserve sul caso. Lo scetticismo del mondo scientifico è dovuto principalmente al fatto che la fusione avviene grazie alla presenza di un catalizzatore che al momento attuale è coperto da segreto industriale (verrà rivelato solo dopo l'approvazione dei brevetti). Un altro motivo di contestazione è sicuramente il fatto che non è ancora ben chiaro cosa succede all'interno del reattore: ci sono delle ipotesi che si stanno studiando, e ci sono i risultati che spiegano che il nickel si trasforma in rame "assorbendo" l'idrogeno (per poi decadere nuovamente in nickel, perché l'isotopo di rame che si ottiene è molto instabile), ma soprattutto c'è un bilancio energetico che pare essere inspegabile con qualsiasi altro tipo di reazione chimica... stavolta pare che siamo veramente di fronte ad una fusione fredda facilmente sfruttabile.

Io non sono uno scienziato e non ho le competenze per azzardare un giudizio ma, da quello che leggo e vedo, se non c'è ancora nulla di davvero concreto per credere al 100% al fenomeno, non c'è neppure nulla che ci dica al 100% che si tratta di una bufala. Potremmo davvero essere ad un punto di svolta nelle sorti dell'umanità, e con tutte le cose brutte che possiamo raccontare dell'Italia, sono davvero contento che siano stati due italiani ad aver fatto questa scoperta. Ovviamente sono necessarie tutte le dovute cautele, ma entro la fine dell'anno potremmo già trovarci di fronte ad una rivoluzione energetica; nel frattempo, su internet potete trovare molte informazioni al riguardo, ma personalmente vi consiglio di guardarvi i filmati dell'esperimento eseguito presso la facoltà di fisica dell'università di Bologna (non fermatevi al primo: guardateli tutti e tre).

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