martedì 31 maggio 2011

[10 anni fa] Vedo, prevedo e stravedo...

Oltre all'apertura degli Apple Store, a cui ho già accennato in occasione dell'anniversario vero e proprio, nel maggio di 10 anni fa il mondo videoludico si preparava all'ingresso sul mercato della prima console Microsoft, la Xbox, e i concorrenti (Sony e Nintendo) affilavano le armi per cercare di non rendere la vita troppo facile a quello che si rivelerà un ottimo concorrente, soprattutto con l'avvento della Xbox 360 che arriverà 5 anni più tardi. Se la prima Xbox utilizzava un modesto Celeron, per la Xbox 360 Microsoft decise di rivolgersi ad IBM, scegliendo un PowerPC Xenon e proprio parlando di PowerPC, tornando al mese di maggio del 2001, Motorola presentava un nuovo modello di G4 a basso consumo, mentre si iniziava a parlare dei G5 (processori che sarebbero stati prodotti solo da IBM).
Processori a parte, nel corso della WWDC (che quell'anno si tenne a maggio) Apple presentò Mac OS X Server e annunciò l'intenzione di preinstallare da subito Mac OS X su tutte nuove macchine, anche se in dual boot con il "classico" Mac OS 9.1. Si trattava di un'evidente forzatura sui tempi, ma Apple aveva ormai deciso la propria strada e la direzione, volenti o nolenti, era quella. Già da allora era poi evidente che l'interesse degli utenti si stava spostando velocemente verso il settore delle macchine portatili: Apple era tornata in attivo grazie al PowerBook Titanium, macchina professionale, lussuosa e costosa... non ci volle molto tempo per cavalcare l'onda, tant'è che anche i nuovi iBook abbandonarono l'aria giocosa del "caramellone" colorato e diventando macchine più seriose, seppur caratterizzate dal colore bianco, che 10 anni fa era sicuramente inusuale. Stessa sorte toccherà l'anno successivo anche agli iMac, che nel 2002 abbandoneranno la livrea colorata per una veste bianca e uno schermo LCD: il famoso "lampadone".
Mentre Apple si apprestava a seguire una strada ben precisa cercando di indovinare quale sarebbe stato il futuro dell'informatica, altri facevano previsioni più o meno azzeccate: è il caso di HP, che prevedeva il successo di Linux anche in ambito desktop; oggi, a dieci anni di distanza, possiamo dire che sicuramente di passi in avanti ne sono stati fatti (basti pensare a Ubuntu o ad Android, che utilizza un kernel Linux) ma non mancano nemmeno i passi all'indietro, e se è vero che Linux ha spopolato in ambito server, è altrettanto vero che in ambito consumer stenta a decollare, sebbene non manchino progetti open-source di successo, come Firefox o Gimp.
Anche Bill Gates nel maggio del 2001 rilasciò alcune dichiarazioni sui futuri sviluppi dell'informatica, prevedendo (giustamente) che internet l'avrebbe fatta da padrona, anche se mancò parzialmente il bersaglio parlando del mercato del software, forse perché non ebbe la lungimiranza di Apple di "inventarsi" un App Store...
Parlando sempre di Microsoft, in quel periodo gli utenti Windows si trovavano a dover fronteggiare la bufala di sulfnbk.exe, innocuo file di sistema spacciato come virus da una "seducente" catena di S.Antonio (quelle cose che bisognerebbe sempre evitare) la cui rimozione causò non pochi danni.
Infine, restando in tema di virus, uno dei temi caldi di 10 anni fa era Echelon, il sistema anglo-americano di sorveglianza e spiaggio "totale". Ovviamenente appena si ebbero indizi sicuri della sua esistenza, la cosa non fu vista di buon occhio, tanto che si pensò ad un virus in grando di intasarlo e mettelro fuori uso.

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