venerdì 14 gennaio 2011

[10 anni fa] A cavallo del nuovo millennio

Come i più attenti sanno, il nuovo millennio non iniziò al primo gennaio del 2000: in virtù del fatto che l'anno zero non esiste, in quel giorno iniziò il duemillesimo anno dalla nascita di Cristo, ovvero l'ultimo anno del secondo millennio; il terzo millennio iniziò quindi il primo gennaio del 2001, ed è del periodo a cavallo di questa data che andrò a parlare oggi.

I mesi che precedono il Natale, difficilmente lasciano spazio a novità di rilievo, ed era così anche 10 anni fa: in mancanza di news c'era chi pensava a microprocessori di plastica e chi ad un futuro quantistico dell'informatica (ancora oggi ben lontano), e in mezzo a tutte queste ipotesi fantasiose si cominciava a parlare di eBook e di display sottili e arrotolabili come la carta (altro mito ancora ben lontano dalle mani del grande pubblico, che si appresta solo ora a lanciarsi nel mondo dei tablet... tablet che erano già nei progetti di Microsoft ma che non hanno dato i frutti sperati nel decennio appena concluso)

Arrivando al gennaio del 2001 ci furono però almeno due notizie di rilievo. La prima (legata al mondo Apple e agli annunci dell'allora canonico MacWorld Expo di gennaio) è iTunes... applicazione che all'epoca poteva sembrare insignificante ma che è diventata il fulcro delle operazioni commerciali di maggior successo di Apple: in primis l'iPod, presentato nell'autunno dello stesso anno, poi l'iTunes Music Store, la vendita di video e film, Apple-TV (unico neo se parliamo di successi, anche se il nuovo modello msembra partito sotto i migliori auspici), l'iPhone e l'iPod Touch, le App (da cui la trasformazione in iTunes Store, senza "Music"), ed infine l'iPad... ma questa è storia recente... Tornando al MacWorld Expo del gennaio di 10 anni fa, possiamo ricordare che in quell'occasione vennero presentati anche iDVD (software che oggi, dopo 10 anni, sembra avviato al viale del tramonto) e il PowerBook G4, nome in codice "Titanium", antenato dei portatili dal case metallico e display widescreen ancora oggi presenti nel listino Apple, anche se dal titanio si è passati al monoblocco di alluminio (nell'attesa di vedere i primi prodotti realizzati con le leghe amorfe di Liquid Metal).
Accantonando per un attimo la casa della mela, è sicuramente d'obbligo ricordare la seconda, e ben più importante, novità di inizio 2001: la nascita di Wikipedia, l'enclipedia "libera" per definizione, sotto tutti i punti di vista. Ufficialmente Wikipedia nasce il 15 gennaio 2001, anche se il progetto del fondatore Jimmy "Jimbo" Wales prese il via nel marzo del 2000 con Nupedia. Tra le contestazioni di chi non la riteneva affidabile (in parte anche a ragione, almeno inizialmente, e almeno su certe voci) e i litigi interni tra ammministratori e revisori delle voci (il concetto di "libero" si presta ad abusi di chi redige le voci e si scontra col fatto che ci siano dei "revisori" sempre pronti a modificare le cose scritte da altri), Wikipedia è cresciuta, diventando sempre più completa e precisa, fuggendo dalla pubblicità grazie alle raccolte annuali di fondi, e conquistando una certa fama di affidabilità anche tra i cosiddetti "ambienti accademici". La forza di un progetto di questo tipo risiede nel fatto che tutti possono collaborare, ognuno con le proprie conoscenze, in ogni momento: questo significa raccogliere la conoscenza di decine (se non centinaia) di migliaia di persone, e avere a disposizione un documentazione sempre aggiornata (impossibile per un corrispettivo cartaceo, ma anche per le "vecchie" enciclopedie su DVD), e sottoposta alla revisione di persone più esperte (con tanto di collaborazioni accademiche/universitarie per gli argomenti più difficili). Da notare che, oltre alla pubblicità, su Wikipedia mancano (o quasi) anche contenuti multimediali: per diffondere la conoscenza non c'è niente di meglio della lettura di puro testo, eventualmente coadiuvato da immagini ove necessario... sicuramente ci sono però anche degli aspetti tecnico/economico, perché aggiungere contenuti multimediali significherebbe far crescere a dismisura lo spazio necessario per l'archiviazione e richiederebbe più banda per consentire agli utenti di accedere ai nuovi contenuti senza rallentamenti: in definitiva aumentare i costi di gestione... considerando che Wikipedia vive dei soli soldi delle donazioni, prima di fare un eventuale passo in questa direzione bisognerebbe pensarci molto bene.

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