domenica 24 gennaio 2010

E poi mi dicono che non è vero...

Non è che io voglia scatenare guerre di religione (informatiche), o dire che tutti copiano da Apple (la stessa Apple, a volte, compra le buone idee da altri), ma talvolta le coincidenze sono proprio strane...
A pochi giorni dalla presentazione del tablet Apple, tra i cui obiettivi c'è probabilmente anche quello di essere eBook reader (visto che Apple sembra essere in trattativa con tutti i più grandi editori), Amazon annuncia che il suo modello di business per il Kindle cambia, passando dal 50-50 al 70-30... esattamente come l'AppStore (parliamo delle percentuali di incassi che vanno al produttore e ad Amazon). Qualche giorno dopo viene anche annunciato che presto, sul kindle, si potranno scaricare anche contenuti interattivi, applicazioni e giochi... esattamente come avviene sull'AppStore... e qui le coincidenze cominciano ad essere troppe...
Se la prima notizia poteva essere giustificata dalla volontà di non scontrarsi con chi pubblica le proprie opere sullo store di Amazon, la seconda è un chiaro tentativo di rispondere al prodotto che metterà in campo Apple (anche se vorrei capire come, perché l'hardware dell'attuale Kindle non mi pare adatto a certi utilizzi).
Certo, so già che mi si dirà che è stato Jobs ad aver copiato da Amazon l'idea degli eBook (nonostante alcuni dichiarazioni di un paio d'anni fa), ma non voglio addentrarmi in ulteriori dettagli sulla questione, proprio per evitare inutili polemiche, anche perché il punto della questione è un altro: Apple, con l'AppStore ha realizzato un modello di business vincente (sia per gli sviluppatori che per i consumatori) e ora tutti gli altri cercano di "emularlo" con servizi simili, il che non può che essere un riconoscimento della bontà dell'idea di Apple.

Nessun commento:

Posta un commento